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Zenith lancia il nuovo etichettatore Kubo touch: compatto, funzionale, affidabile.

Chi ha detto che Zenith non si vuole occupare di apparecchiature per l’industria? Per chiarire qualsiasi dubbio, Zenith lancia nel mercato il nuovo etichettatore Kubo: un mix di solidità ed efficienza destinato alle industrie alimentari. Per porre l’accento su questo importante lancio di prodotto, ne parliamo oggi con Riccardo Canciani – Responsabile della Ricerca e Sviluppo – e Lorenzo Invernizzi – Responsabile Vendite Italia.

Signor Invernizzi, partiamo dal nome…

Sicuramente un richiamo forte alla sua forma ma non solo. E’ anche un tributo alla sua compattezza in termini di forme e materiali.

Facciamo un passo indietro…a chi si rivolge la nuova etichettatrice di Zenith?

Come detto, lo sguardo va al mondo dell’industria alimentare. Ci rivolgiamo, infatti, alle industrie di piccole dimensioni impegnate nei vari campi dell’eccellenza alimentare italiana come, ad esempio, salumifici, caseifici, biscottifici che sono alla ricerca di una soluzione efficiente e funzionale in grado di soddisfare sia le esigenze della pesatura industriale, sia l’automazione dei processi di etichettatura.

Torniamo al prodotto. Signor Canciani, ci spieghi meglio qualche caratteristica che contraddistingue Kubo.

Come già le anticipava il mio collega si tratta di un prodotto il cui corpo è interamente progettato in acciaio inox. Quindi inossidabile, impermeabile. Un prodotto nato e progettato in termini specifici per assecondare le esigenze di chi, lavorando in ambienti industriali particolari, deve fare i conti con condizioni talvolta impegnative. E poi la sua compattezza ovvero dimensioni contenute in un corpo robusto che diventano un vantaggio se pensiamo alla ricchezza di alcuni siti produttivi. Nel sviluppare il prodotto, abbiamo tenuto in considerazione anche un altro importante aspetto che tocca il lavoro quotidiano di tanti operatori.

Quale?

Semplicità d’uso e precisione finale nell’esecuzione. Il primo vantaggio è stato raggiunto attraverso la progettazione di una tastiera grafica user friendly che utilizza il linguaggio ormai a tutti familiare delle icone che tanto facilita la ricerca delle funzioni e l’inserimento successivo dei dati. L’impostazione delle etichette da stampare avviene, inoltre, per singoli campi e per passaggi in modo da avere sempre l’attenzione focalizzata sul dato che si sta inserendo. Nel caso poi di un’etichetta già impostata, l’eventuale correzione di un singolo campo sarà dedicata e più rapida.

Il secondo vantaggio, a mio avviso più importante e forse quello che considero uno dei plus principali della macchina e ciò che la rende diversa dalla concorrenza, è la possibilità di avere in anteprima la grafica delle etichette che si desidera stampare a seguito dell’impostazione svolta dall’operatore. Sembra una banalità, ma in ambiente industriale in cui domina l’esigenza di essere rapidi e tempestivi, il controllo in anteprima dell’etichetta evita errori successivi con conseguenti perdite di tempo e soldi. Completa l’attenzione di Italiana Macchi verso chi utilizza la macchina tutti i giorni, il display touch ergonomico che, grazie alla possibilità di essere regolato nell’inclinazione, si adatta a tutti i punti di vista.

Signor Invernizzi, sarà per tutti questi motivi che Kubo è stato definito come un vero e proprio assistente?

Certamente, miglior definizione non si poteva trovare. Addirittura, ci piace sostenere che il nostro “assistente” si fa in due. Kubo è, infatti, dotato di 2 ingressi per il collegamento di piattaforme di pesatura così da poter lavorare in due ambiti diversi. Prendiamo la classica azienda che produce formaggi per l’ingrosso; con Kubo potrà continuare la pesatura di tutti i giorni e contemporaneamente usare la stessa macchina per l’eventuale spaccio aziendale che solitamente vende tagli di prodotto più piccoli. Per questo motivo l’azienda che acquista Kubo ottimizza l’investimento creando le condizioni ottimali per moltiplicare i propri affari.

Vorrei inoltre chiudere evidenziando altri due aspetti: il primo è la possibilità di Kubo di collegarsi fino a due stampanti esterne per stampare formati oltre i tre pollici che sono invece gestiti dalla macchina stessa. Una funzione molto utile per etichette destinate a imballi più grandi. Il secondo aspetto riguarda l’interfaccia software mutuata dalle pesatrici della celebre serie 9000. Un altro accorgimento in più che abbiamo pensato per rendere più facile la comprensione della macchina e la sua vendita al cliente finale da parte della nostra preziosa rete di rivenditori.

L’invito è naturalmente quello di prendere contatto con la Divisione Vendite Italia per approfondire ulteriormente gli aspetti chiave di questa splendida macchina.